BRUNO TRENTIN

Bruno Trentin nasce a Monastier di Treviso il 9 dicembre 1926. Partecipa alla Resistenza come comandante di una brigata partigiana Giustizia e Libertà. Nel 1949 si laurea in Giurisprudenza all’Università di Padova e studia poi alla Harvard University. Nel 1949 si iscrive alla CGIL, nel 1950 entra nel Partito Comunista Italiano e con questo è eletto consigliere comunale a Roma (1960-1973) e poi deputato nazionale (1962-1972). Nel 1958 è vicesegretario della CGIL e dal 1962 al 1977 è il segretario generale della FIOM e della FLM. Nel 1988 passa alla guida della Cgil, dirigendola fino al 1994: nel 1992 stipula, insieme con Cisl e Uil, un accordo sulla politica dei redditi che pone fine al sistema della scala mobile, un meccanismo di riadeguamento automatico dei salari al costo della vita che all’epoca era indicata come causa di una forte inflazione. Subito dopo la firma si dimette dalla segreteria della Cgil, alla cui guida è sostituito due anni dopo da Sergio Cofferati; è membro del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL), dal 1994 dirige l’ufficio programmi della CGIL e dal 1999 al 2004 è parlamentare europeo tra le file dei Democratici di Sinistra. Muore a Roma il 23 agosto 2007.

 

Sitografia

Michele Magno, Mio maledetto sindacato. I diari di Bruno Trentin, in “Il Foglio”, 15 giugno 2017
Bruno Ugolini, Addio Bruno. Trentin è morto a 81 anni, in “l’Unità”, 24 agosto 2007