AGIP

(De Gasperi e Mattei in R. Passerini, G. Ratti, Pionieri e petrolio nel piacentino, dall’olio di sasso al Cane a sei zampe della Supercortemaggiore, Edizioni L.I.R., Piacenza, 2010, p. 88)

Nel 1926 nasce la compagnia petrolifera pubblica italiana A.G.I.P. (Azienda Generale Italiana Petroli). Subito la scoperta di giacimenti di metano e altri gas naturali nella Pianura Padana consentì alla compagnia di avviare un’intensa attività; in particolare a Podenzano rilevò una precedente concessione dell’azienda locale Silvio Ballerini e nel 1934 vi costruì il primo impianto di “Perforazione Rotary” grazie anche alla consulenza della ditta James Massarenti di Piacenza .

Nel 1937 si progettò un gasdotto di 13 Km. per portare il combustibile fino a Piacenza: nel 1939 venne firmata una convenzione tra AGIP e Società anonima industriale Camuzzi per la fornitura del gas miscelato composto anche da metano ad uso domestico.

Proprio a Podenzano, dal 1943 al 1945, fu trasferita la Direzione Generale della Società.

Alla fine della Seconda guerra mondiale il futuro della società è in pericolo: a Podenzano si producono ormai limitate quantità di petrolio e gas naturale e il governo manifesta la volontà di liquidare la compagnia e l’attività petrolifera pubblica.

Nel maggio del 1945 una delegazione dei 400 dipendenti impiegati a Podenzano si reca a Roma per esporre le proprie motivazioni contrarie alla privatizzazione e grazie a Mattei, nominato commissario straordinario dell’AGIP, l’attività estrattiva del territorio rinasce con la scoperta del giacimento di gas e olio di Cortemaggiore nel 1949.

Nel 1951 l’Agip, con i campi di gas a Podenzano, Pontenure e Cortemaggiore, attraverso la propria rete di metanodotti serviva un migliaio di utenze industriali. La produzione di carburante a Cortemaggiore (la benzina prodotta venne chiamata la “Supercortemaggiore”) costituiva circa un decimo dell’intero consumo nazionale.

Dopo essere stato testimone del boom energetico italiano, il giacimento di Cortemaggiore esaurisce le proprie riserve naturali e diventa un serbatoio per lo stoccaggio temporaneo del metano che arriva da altre parti.

Nei primi anni Sessanta il campo petrolifero di Podenzano, arrivato all’esaurimento delle riserve, chiude i battenti.

 

Bibliografia

R. Passerini, G. Ratti, Pionieri e petrolio nel piacentino, dall’olio di sasso al Cane a sei zampe della Supercortemaggiore, Edizioni L.I.R., Piacenza, 2010
G.L. Basini, M. Cattini, L’industrializzazione a Piacenza dal 1860 al 1940, Associazione degli industriali della provincia di Piacenza, 1985
Agip, in “Piacenza 1960 : numero unico speciale”, a cura della Agenzia Pubblicitaria Piacentina Gianni Ferrari, con la collaborazione dell’Ente Provinciale per il Turismo di Piacenza e di Aldo Ambrogi, Piacenza, 1960